Con il Decreto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale viene finalmente ufficializzato lo slittamento dell’ultima sessione di laurea dell’anno accademico precedente al 15 giugno 2020 e l’importante misura sulla laurea in medicina che diventa abilitante senza esame di Stato. Si aggiunga che entrambe le misure non prevedranno costi a carico delle universitarie e degli universitari, basteranno infatti le imposte già versate.
Con lo stesso decreto Cura Italia, il ministro Manfredi ha annunciato anche di aver chiesto a tutti gli Atenei di prorogare la scadenza delle rate delle tasse, alcuni lo hanno già fatto.
Se infatti è condivisibile questa misura, non sarebbe invece condivisibile a nostro avviso la richiesta di restituzione o dell’esenzione di eventuali altre rate da versare. In primo luogo perché gli Atenei, nonostante le difficoltà stanno comunque erogando quasi tutti i servizi, dalle lezioni online al mantenimento dei servizi DSU all’interno delle residenze.
Ci sono tanti tecnici, personale che lavora che altrimenti non vedrebbe garantito neanche il proprio salario. In secondo luogo perché una Sinistra responsabile e coraggiosa deve poter dire che è giusto pagare le tasse per garantire, a chi diversamente non se lo potrebbe permettere, il diritto allo studio e i servizi che le Università erogano.
Certo, l’emergenza non deve essere pagata dagli studenti o dalle loro famiglie ma ognuno deve contribuire per quello che può e che riesce. In questa lunga e grave emergenza la priorità del Governo deve essere in primo luogo quella di tutelare coloro che soli non ce la fanno, soprattutto perché gli effetti della crisi non possono ricadere ancora una volta sulle spalle degli studenti e dei lavoratori.