Stampa nazionale ed internazionale comunica che l’attivista egiziano Patrick George Zaki, studente dell’Università di Bologna nel Master in “Letterature moderne, postcoloniali e comparate: studi di donne e di genere” , è stato arrestato giovedì all’aeroporto del Cairo.
Le autorità egiziane gli hanno impedito di contattare il suo avvocato ed i suoi familiari, di lui non si riescono ad avere notizie certe. Patrick Zaki è un’attivista politico dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR), impegnato nella scorsa campagna elettorale al fianco degli oppositori di Al-Sisi. Riviviamo ancora il disgusto di un arresto politico ai danni di un ricercatore e, allo stesso modo del caso Giulio Regeni, la vicenda avviene in Egitto, il Paese antidemocratico sotto il regime di Abdel Fattah Al-Sisi.
Purtroppo così come è incerto il futuro di ZaKy, lo è quello di tante e tanti altri studenti, ricercatori e cittadini egiziani che vivono sotto un regime autoritario e irrispettoso dei diritti politici, civili, umani e sociali.
Il Governo Italiano condanni pubblicamente la repressione del regime di Al-Sisi, l’arresto del ricercatore e attivista Zaky e decida, una volta per tutte di interrompere le vergognose relazioni tra i due Stati a partire dall’immediato stop alla vendita di mezzi militari al regime egiziano.
Lo si faccia anche in memoria delle violenze e delle torture che fu costretto a subire Giulio Regeni fino alla sua morte.
Marco Loria
Resp. Università